Teslacrypt continua ad evolvere, ed è ora arrivato alla versione 4. Non cambia molto della sostanza, il risultato è sempre quello di rendere inaccessibili i nostri file. E’ stato corretta una anomalia che portava alla corruzione dei file più grandi di 4 Gbyte.
E’ invece significativo che questa versione non rinomini più i file criptati modificando l’estensione, dato che questa caratteristica poteva essere sfruttata per rilevare la presenza del virus attraverso una ‘analisi comportamentale’.