Petya, il primo cripto-ransomware a criptare l’intero hard-disk, è stato battuto da un utente twitter di nome Leostone, che ha creato un sito web ad hoc su https://petya-pay-no-ransom.herokuapp.com/ e pubblicato l’algoritmo di decodifica su github.
L’unico handicap è che per utilizzare il programma di generazione della chiave è necessario estrarre dei dati dal disco criptato. Il disco deve quindi essere smontato dal computer originario e collegato ad un altro PC, o direttamente alle interfacce sata interne, o utilizzando un convertitore USB/SATA. Fatto questo è sufficiente utilizzare il programma di estrazione creato da Fabian Wosar, e reperibile su bleepingcomputer.com, per estrarre i dati richiesti.
Anche se può essere un metodo complesso per tanti utenti, è sufficiente un minimo di preparazione tecnica per portarlo a compimento senza particolari problemi.
Un ‘bravo’ a Leostone! E non dimenticate di supportare il suo lavoro con il pulsante di donazione presente sul suo sito.