Sono fra quelli che affermano, da decenni, che Tecnologia ed Innovazione sono le chiavi di volta per la costruzione di un Futuro migliore, particolarmente per chi vive in territori svantaggiati. Come quelli della mia regione, la Basilicata: pochi abitanti, sparsi su un territorio chiuso nelle mura di una orografia difficile, infrastrutture troppo spesso fatiscenti e poco manutenute, e priva di vie di comunicazione degne di questo nome. In questo contesto, tecnologia in generale, ed ICT in particolare, possono diventare gli strumenti per rompere l’isolamento fisico e consentire lo sviluppo di una economia nuova e moderna.
Una dimostrazione, di eccellenza, della concretezza di questo semplice concetto si avrà il prossimo 26 giugno, a Potenza, con il #GEOpenDay di Geocart, una azienda high tech specializzata in vari settori avanzati legati al territorio, che aprirà le proprie porte a chiunque fosse interessato a toccare con mano le avanzatissime tecnologie impiegate.
Geocart compie in questi giorni 20 anni, ed è la dimostrazione che in questi settori con grande tenacia sia possibile realizzare concretamente sogni ambiziosi, indipendentemente dal luogo in cui si lavora. Dal piccolo gruppo di professionisti degli inizi, è nel tempo cresciuta sino a diventare una realtà aziendale multinazionale, con clienti del calibro di ONU e dell’Agenzia Spaziale Italiana, costantemente proiettata alla ricerca di soluzioni e sfide nuove.
Il #GEOpenDay sarà un percorso a più tappe, con momenti esperienziali, emozionali e ludici per entrare in contatto con una realtà pressoché unica nel panorama nazionale Italiano. Una occasione veramente ghiotta per tutti gli appassionati di tecnologie avanzate.
E’ allo stesso tempo, però, una occasione per riflettere seriamente sull’opportunità, per la nostra nazione e per le nostre regioni, di investire seriamente (e non solo in termini economici), nello sviluppo delle infrastrutture e delle competenze per far sì che le rare realtà come quelle di Geocart non rimangano giusto delle mosche bianche.
Come diceva qualcuno dall’altra parte dell’oceano, Yes, we can.
Maggiori informazioni sull’evento di Geocart sono sulla pagina della registrazione.
La foto del titolo è di thinkpublic