mettiamo il ‘turbo’ alla tv

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La convergenza digitale ha ormai fuso tv, cinema, radio, musica ed internet in un grosso meltin’pot in cui i contenuti sono liberamente interscambiabili sulla base delle nostre preferenze. Prìncipi incontrastati di questo mondo sono gli smart tv, i televisori in grado di collegarsi ad internet e riprodurre qualsiasi tipo di contenuto. Oggi però la tecnologia ci mette in condizione di realizzare – con semplicità e costi accessibili – dei centri multimediali in grado di rivaleggiare anche con prodotti pluriblasonati e di costo ben più rilevante. Vediamo come.

Cuore del dispositivo è un piccolo computer – di dimensioni analoghe a quelle di una carta di credito – chiamato Raspberry Pi. E’ un progetto inglese, originariamente destinato ad un uso hobbystico e scolastico, basato su un microprocessore largamente utilizzato nel mondo smartphone. E’ molto semplice sotto il profilo tecnico, ed essendo costruito in larga scala ha costi finali molto ridotti: esistono varie versioni con costi a partire da meno di 30 euro. Ciò nonostante non è assolutamente un giocattolo: è infatti in grado di riprodurre un flusso multimediale Full-hd attraverso il suo canale HDMI – quello, per intenderci, di tutti i televisori moderni.

raspberry
Per adibirlo a centro multimediale – o con un nome più trendy, set-top box – è sufficente aggiungere un alimentatore per smartphone, un cavo HDMI ed una schedina SD da almeno 2 GByte.

Tutto quello che serve

Tutto quello che serve

Per completare la ricetta basta aggiungere il software, ovviamente open source, che è una versione specializzata di Linux chiamata Open Source Media Center (OSMC). Nessuna paura: non c’è nulla di complicato. Per l’installazione: è sufficiente scaricare su un PC (Windows, MacOsx o Linux) un piccolo programma di installazione che farà tutto per noi.

Il programma di installazione di OSMC

Il programma di installazione di OSMC

Basta selezionare poche opzioni: il modello del Raspberry, la versione (selezionando la RC), il tipo di rete (è preferibile la connessione via cavo) ed il tipo di memoria (SD Card). Raspberry non ha nativamente una connettività WiFi, per utilizzarla è necessario aggiungere una interfaccia USB compatibile. E’ sufficiente prestare un briciolo di attenzione per ritrovarsi dopo qualche minuto con la SD pronta ad essere inserita nel Raspberry. A questo punto è sufficiente collegare rete, tv ed alimentazione per iniziare.

Al primo avvio il software impiegherà alcuni minuti per predisporre l’ambiente operativo, lo stato dell’operazione è chiaramente segnalato dalla progressione di una barra sullo schermo. Al termine della installazione sarà sufficiente indicare la nostra lingua per avere il sistema completamente operativo.

Quello che vediamo effettivamente sul TV è Kodi, un sofware multimediale in continua evoluzione, supportato da una larga comunità di utilizzatori e che, grazie ad un sistema di moduli aggiuntivi (add-on) è in grado di attingere ad una ampia gamma di sorgenti. La quantità di moduli è veramente sconfinata, ce ne sono per tutti i gusti. A titolo di esempio, sono disponibili plugin per accedere ai servizi on-line dei principali network italiani (Rai, Mediaset, La7, per citare i più diffusi). E’ comunque sufficiente una veloce ricerca su internet per farsi un quadro più preciso dell’offerta. Nonostante la semplicità dell’hardware del Raspberry, la versione di Kodi su OSMC è compatibile con la stragrande maggioranza dei moduli disponibili, l’unico pegno da pagare è una maggiore complessiva lentezza nella risposta del software soprattutto per i moduli che attingono alle risorse internet. L’offerta di moduli non è limitata a quelli disponibili nativamente con l’installazione base: sono disponibili molte librerie esterne, la principale delle quali è sicuramente SuperRepo, con oltre 2400 moduli disponibili.

Altra comodità è che OSMC è compatibile con il protocollo CEC (Consumer Electronics Control). Questo significa che può essere comandato utilizzando il telecomando del televisore a cui è collegato via HDMI, se questo è compatibile. E una caratteristica che è facile trovare in larga parte dei TV moderni, anche se ogni produttore l’ha ribattezzata con nomi proprietari:

  • LG: SimpLink
  • Mitsubishi: NetCommand
  • Philips: Easylink
  • Pioneer: Kuro Link
  • Samsung: Anynet
  • Sony: Bravia Sync
  • Toshiba: Regza Link

Se trovate queste sigle fra le caratteristiche tecniche del vostro TV significa che questo è in grado di controllare il media center senza dover aggiungere un ulteriore telecomando: una grande comodità!

A questo punto il nostro Raspberry è pronto e potete iniziare l’esplorazione delle sue molteplici funzioni. E’ facile attingere maggiori informazioni al riguardo su internet cercando kodi o xmbc. La nostra scatolina è in grado di accedere ai contenuti multimediali memorizzati su dispositivi collegati alle porte USB, su risorse disponibili in rete locale – come un NAS o delle condivisioni su PC, oppure attraverso servizi internet. C’è da considerare che Raspberry non è però in grado di fornire energia adeguata al funzionamento di hard-disk esterni, che richiedono nel caso una alimentazione separata.

Come funziona in concreto? Per farvi una idea credo non ci sia nulla di più immediato di un video:

Il primo è un frammento di Crozza nel paese delle meraviglie, riprodotto in streaming web usando il modulo La7 TV, che consente di rivedere i programmi dell’ultima settimana di programmazione dell’emittente italiana. La risoluzione è 720p.

Il secondo è la riproduzione di un frammento di un film full-hd a 1080p in rete locale (cablata).

Qualora voleste provare a replicare l’esperienza, due consigli. Il primo è quello di scegliere un alimentatore adeguato, che sia in grado di erogare almeno 1,5A: è un dato che trovate serigrafato direttamente sul corpo dell’alimentatore. Il secondo è di utilizzare una scheda SD di tipo HC di buona qualità. Su internet c’è anche un elenco di schede testate. La scheda di memoria, infatti, è un po’ il tallone di achille del Raspberry, e non è rarissimo che si danneggi e debba essere reinizializzata.

OSMC è totalmente compatibile anche con il nuovo Raspberry Pi 2.

La foto del titolo è di Tech Cocktail

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L'autore

Consulente Informatico, blogger, problem solver, radioamatore. Ho iniziato la mia attività nel 1977 sviluppando sistemi di calcolo nell'area energie alternative e rinnovabili e da allora mi sono sempre interressato delle frontiere della tecnologia. Nel 1984 sono stato fra i pionieri delle BBS, i primi servizi telematici pubblici, e l'anno successivo ho portato in Italia Fidonet, la prima rete pubblica mondiale, che ho coordinato sino al 1994. Sono attivamente su Internet agli inizi degli anni 90, Nel 1998 sono stato fra i primi a credere nella convergenza digitale, arricchendo internet con materiale multimediale, come audio e video, anni prima del Web 2.0. Continuo da sempre ad occuparmi di informatica e di tecnologia con un occhio attento al futuro che ci attende. Continuo a lavorare come consulente informatico, con una specifica competenza in sicurezza, reti di comunicazione, sistemi operativi e tecnologie di virtualizzazione.

12 commenti

  1. Sto utilizzando Raspberry Pi 2 da un bel po’ di tempo ormai e sono molto soddisfatto.
    Recentemente ho aggiunto a OSMC la possibilità di trasformarsi in un bellissimo emulatore multiconsole, per giocare ai vecchi gloriosi videogiochi MAME, Nintendo,Sega eccetera, cosa che prima facevo utilizzando una seconda microSD. Ora ho tutto in un unico pacchetto, e graficamente OSMC (con interfaccia Aeon MQ6) è impareggiabile.
    Il mio problema è sullo streaming delle TV:ad esempio trovo che lo streaming dei programmi RAI sia lentissimo, dopo pochi minuti il video si interrompe e va a scatti. Non so se la causa è la mia ADSL troppo lenta, o qualche limitazione del buffer in OSMC.
    Domanda stupida: Invece dei video in formato HD, non sarebbe possibile riprodurre in streaming le versioni in un formato a bassa definizione?
    E’ un peccato dover rinunciare allo streaming video su un gioiellino del genere!
    Grazie,
    Stefano

    • Giorgio Rutigliano il

      Non è immediato fare una diagnosi, ma per capire se il collo di bottiglia fosse nell’ADSL è sufficiente provare a riprodurre lo stesso flusso utilizzando un computer più performante del Pi2.
      E’ probabile che il problema sia nel meccanismo di caching del Raspberry, che per default assegna solo 20MByte al video buffering. Questo può creare qualche problema se la connessione ha una certa latenza. E’ possibile modificare la configurazione aggiustando i parametri di cachemembuffersize contenuti in advancedsettings.xml. Passando il valore a zero per la cache viene utilizzato tutto lo spazio libero nella memoria SD, e non più la RAM, che è notoriamente limitata. Vale la pena fare una prova per vedere se questo risolve il problema, ma c’è da tenere presente che ha il ‘costo’ di accorciare la vita alla scheda SD a causa dell’aumento dei cicli di accesso.
      Quanto a cambiare la risoluzione dello streaming, dipende sia dal fornitore del servizio che dal plugin usato per la riproduzione.

  2. Salve, vorrei collegare il mio rpi2 ad un vecchio televiore senza porta hdmi, è possibile con il cavo della vecchia videocamera minijack – 3 rca? Devo comprare un cavo dedicato? Grazie

    • Giorgio Rutigliano il

      Sì, è possibile usare l’uscita video (composito), anche se la qualità video sarà ovviamente inferiore e sarà necessario utilizzare un sistema di controllo specifico – sulla connessione hdmi viaggia anche il flusso (CEC) del telecomando. Il PI1 ha una coppia di connessioni, pin jack rca video e jack 3.5 stereo audio. Il PI2 ha una connessione unica con un jack 3.5 a quattro poli, del tipo spesso usato sulle videocamere. Se ne ha già uno non ci dovrebbero essere problemi.

    • Giorgio Rutigliano il

      Se la smart TV utilizza WebOS, non ufficialmente. Il team di kodi ha infatti affermato di non avere piani per un porting (http://forum.kodi.tv/showthread.php?tid=200487), ma questo ovviamente non esclude che qualcun altro possa farlo. Gli smart TV che possono beneficiare direttamente di kodi sono quelle basate su android TV, visto che un porting di kodi è disponibile sul Play Store di Google.

  3. Ciao, vorrei un tuo parere in merito a questo video: https://m.youtube.com/watch?v=vrqJ89M7hxg viene mostrata l’ istallazione di kodi direttamente su una smart tv samsung. Secondo te è un fake o può essere possibile? Io ho provato ma non sono riuscito, purtroppo sul video mancano dei passaggi fondamentali tipo che file specificatamente scaricare e come far partire l’istallazione. Non sò poi se io non sono riuscito semplicemente perchè nel video si usa un samsung di qualche anno fà, mentre il mio è un modello 2015 e come tu ben saprai cambiano i metodi di istallazione di applicazioni non originali samsung nei vari modelli dei diversi anni. Attendo tue info? Grazie.

    • Giorgio Rutigliano il

      Ci sono dei modelli di smartTv che possono supportare direttamente kodi, specificatamente quelli basati su android, e non è escluso che qualcosa si possa fare anche su altri modelli, ma lo ritengo un esercizio tutto sommato inutile vista la in genere scarsissima capacità di memoria degli smartTv ed il costo oramai irrisorio di un raspberry. Peraltro il rischio di creare problemi al TV è sempre dietro l’angolo: il solo hardware supportato è quello riportato sull’HCL del sito. Sinceramente non so quanto il gioco valga la candela.

  4. Salve volevo chiedere se acquistando Il PI 2 e collegandolo HDMI, avessi comunque o no il bisogno di comprare il modulo HDMI- CEC anche avendo Simplink di LG.

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