Realtà virtuale fatta in casa

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Anche se pochi l’hanno sperimentata, credo che tutti abbiano sentito parlare della realtà virtuale: la possibilità di creare l’esperienza immersiva del muoversi in un ambiente creato artificialmente per mezzo della computer graphics. Se ne parla dall’inizio degli anni ’80, ma sebbene esista già da un po’ una offerta di prodotti commerciali – come, ad esempio, Oculus Rift – è a tutt’oggi da considerare una vera e propria frontiera tecnologica, con prodotti che certo non possono essere definiti economici.

Ora Google offre a tutti i possessori di uno smartphone android la possibilità di provare la realtà virtuale senza grossi investimenti, utilizzando il proprio telefono cellulare ed un visore VR (virtual reality)… di cartone.

Google Cardboard, proprio questo è il nome del visore, è un progetto open con cui chiunque può costruirsi in casa il suo dispositivo, partendo da materiale assolutamente comune: un po’ di cartone, un po’  di velcro autoadesivo, un magnete e due lenti. Dal sito è possibile scaricare la lista della spesa ed il piano di foratura del cartone, per procedere facilmente alla sua costruzione.

Le parti necessarie all'assemblaggio del visore

Le parti necessarie all’assemblaggio del visore

Oppure, visto il modesto investimento, potrebbe essere più rapido acquistarne un kit già pronto: su internet si trovano in vendita fra i 10 ed i 20 euro, e se avete la pazienza di aspettare i tempi delle spedizioni dall’oriente, anche a molto meno.

Per vivere l’esperienza Cardboard è sufficiente scaricare il tool, gratuito, da Play Store ed infilare il telefono nel visore. Con il tool vengono installati alcuni demo: i più coinvolgenti sono un visore di Google Earth, un tour virtuale guidato di Versailles ed un visualizzatore immersivo di YouTube. Sempre su Play Store sono disponibili altre applicazioni, sia gratuite che a pagamento. Da segnalare Tuscany Dive, una visita virtuale alle colline toscane.

L’esperienza è veramente unica ed anche la risposta del dispositivo – nel mio caso un Note 2, tutt’altro che all’avanguardia – è praticamente immediata. Il risultato è oggettivamente realistico ed entusiasmante.

Considerato il costo irrisorio, io sono stato in grado di assemblarlo con quello che avevo in casa, è un esperimento da provare, in grado di portare l’esperienza della realtà virtuale alla concreta portata di tutti.

Foto: Google

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L'autore

Consulente Informatico, blogger, problem solver, radioamatore. Ho iniziato la mia attività nel 1977 sviluppando sistemi di calcolo nell'area energie alternative e rinnovabili e da allora mi sono sempre interressato delle frontiere della tecnologia. Nel 1984 sono stato fra i pionieri delle BBS, i primi servizi telematici pubblici, e l'anno successivo ho portato in Italia Fidonet, la prima rete pubblica mondiale, che ho coordinato sino al 1994. Sono attivamente su Internet agli inizi degli anni 90, Nel 1998 sono stato fra i primi a credere nella convergenza digitale, arricchendo internet con materiale multimediale, come audio e video, anni prima del Web 2.0. Continuo da sempre ad occuparmi di informatica e di tecnologia con un occhio attento al futuro che ci attende. Continuo a lavorare come consulente informatico, con una specifica competenza in sicurezza, reti di comunicazione, sistemi operativi e tecnologie di virtualizzazione.

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